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‘palermo rifiuti’

 

Il 27 Giugno il Gionale di Sicilia dedica una pagina ai cambiamenti della raccolta differenziata a Palermo

estratto dell’articolo

“Si tratta di una nuova modalità di raccolta per questa tipologia di imballaggi, fino a poco tempo gestiti con la carta. Un cambiamento reso possibile dalla presenza sul territorio di un nuovo impianto – Ecorek a Termini Imerese, tecnologicamente tra i più evoluti a livello nazionale – in grado di selezionare i cartoni per bevande in maniera efficiente all’interno della raccolta multimateriale (a cui nei prossimi mesi dovrebbe affiancarsi l’impianto Lcr con una selezione manuale) – e dalla presenza di un numero elevato di cartoni per bevande all’interno del flusso multimateriale……”.. leggi tutto

 

Articolo GDS

Parliamo oggi di una attivita’ diffusa nei centri abitati di grandi dimensioni e del mondo dei rifiuti correlato : I supermercati e i centri commerciali.

Un supermercato specie se con  area carni fresche produce anche rifiuti organici come scarti di carne, ossa, grassi e pelle. Per differenziare questi rifiuti e garantire una corretta gestione, il supermercato dovrebbe dotarsi di apposite raccolte differenziate, ad esempio contenitori distinti per scarti di carne e ossa, scatole per grassi e pelle.

 

Tali attivita’ dovrebbero  adottare delle buone pratiche per ridurre la produzione di rifiuti, come la riduzione degli imballaggi o la donazione degli alimenti invenduti a enti benefici. È inoltre importante sensibilizzare il personale e i clienti sull’importanza della corretta gestione dei rifiuti e promuovere l’utilizzo di prodotti biodegradabili e compostabili.

Oltre ai rifiuti organici, si producono anche rifiuti plastici, carta, cartone e imballi , cartucce di inchiostro e batterie.

I centri commerciali producono oltre a questi rifiuti anche materie tessile, rifiuti indifferenziati, vetro, metalli etc.

Per smaltire correttamente questi tipi di rifiuti, è necessario separarli correttamente e riciclarli nel modo appropriato. È possibile organizzare la gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, che prevede la divulgazione delle regole per il corretto smaltimento dei vari tipi di rifiuti, l’utilizzo di contenitori differenziati per la raccolta e la partecipazione attiva dei cittadini.

Lcr offre il servizio di ritiro della raccolta differenziata presso supermercati e negozi della provincia di Palermo e Trapani, qualora questo volesere sganciarsi dal servizio offerto dal proprio comune di appartartenenza.

Vantaggi :

 

Il ministero ha emanato delle direttive  sulla nuova classificazione dei rifiuti  nel documento riassuntivo   DL 116 del 2020.

I comuni in questo modo hanno un quadro chiaro su come comportarsi sulle varie tipologie e livelli di pericolosita’ dei rifiuti provenienti dai cittadini e dalle attivita’ produttive.

 

L’adeguamento e l’informazione dei comuni italiani sulla classificazione dei rifiuti prodotti secondo il Decreto Legislativo 116 del 2020 è cruciale per diversi motivi. Ecco come e quanto è utile per i comuni:

1. Conformità Normativa

  • Obbligo Legale: Il Decreto Legislativo 116 del 2020 ha introdotto importanti modifiche alla gestione dei rifiuti, allineando la normativa italiana alle direttive europee. I comuni devono conformarsi per evitare sanzioni e garantire che le attività di gestione dei rifiuti siano in linea con la legge.
  • Tracciabilità e Trasparenza: La corretta classificazione dei rifiuti è essenziale per garantire la tracciabilità dei flussi di rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, promuovendo trasparenza e responsabilità.

2. Ottimizzazione della Raccolta e Gestione dei Rifiuti

  • Efficienza Operativa: La classificazione accurata dei rifiuti permette ai comuni di ottimizzare la raccolta e lo smaltimento, riducendo i costi e migliorando l’efficienza operativa.
  • Riduzione dei Costi: Conoscere esattamente la tipologia e la quantità dei rifiuti prodotti consente ai comuni di negoziare meglio con i fornitori di servizi di smaltimento, potenzialmente riducendo le spese.
  • Pianificazione Strategica: L’informazione sulla classificazione dei rifiuti aiuta i comuni a pianificare strategie di riduzione dei rifiuti e di riciclo più efficaci, promuovendo l’economia circolare.

4. Coinvolgimento della Comunità

  • Educazione dei Cittadini: Informare la popolazione sulla classificazione e gestione dei rifiuti promuove comportamenti più responsabili e sostenibili, riducendo l’abbandono dei rifiuti e migliorando la qualità della raccolta differenziata.
  • Migliore Comunicazione: Un comune ben informato può comunicare meglio con i cittadini e le imprese locali, fornendo linee guida chiare e supporto per il corretto smaltimento dei rifiuti.

5. Accesso a Finanziamenti e Incentivi

  • Incentivi Economici: Adeguarsi alle normative può rendere i comuni idonei a ricevere finanziamenti e incentivi statali o europei per progetti di gestione dei rifiuti innovativi e sostenibili.
  • Sostenibilità a Lungo Termine: L’adozione di pratiche sostenibili e la conformità normativa possono migliorare la reputazione del comune, attrarre investimenti e promuovere lo sviluppo economico sostenibile.

 

A pagina 7 del documento riportiamo appunto il testo che dettaglia questo argomento :

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cosa devono fare i produttori di rifiuti?

I produttori di rifiuti devono:
▪ classificarli e codificarli (“che rifiuti produco?”);
▪ per i rifiuti speciali (pericolosi e non):
• detenerli nel rispetto delle condizioni del deposito temporaneo (salvo autorizzazione);
• provvedere direttamente al loro recupero o smaltimento, facendosi autorizzare a tal fine,
oppure
• consegnarli a soggetti abilitati tramite trasportatori abilitati (salvo provvedere
direttamente al trasporto avendone preventivamente ottenuto l’abilitazione);
• osservare, nei casi previsti, gli obblighi relativi al formulario di identificazione per il
trasporto, al registro di carico e scarico, alla presentazione della comunicazione annuale
(MUD)

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vedi DL integrale

 

DALLA CONTAMINAZIONE AL CONTROLLO DI QUALITA’

Nel mondo dei rifiuti, uno stock di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata può essere definito qualitativamente buono e non contaminato da altri materiali quando soddisfa determinati criteri di purezza e conformità. Ecco alcuni dei principali aspetti da considerare:

  1. Bassa Contaminazione:
    • Lo stock deve contenere una percentuale molto bassa di materiali non conformi o contaminanti (es. plastica nei rifiuti organici, vetro nella carta, ecc.). La contaminazione dovrebbe essere inferiore a una soglia specifica, spesso fissata dalle autorità locali o dai centri di riciclaggio.
  2. Conformità al Tipo di Materiale:
    • Il materiale raccolto deve essere omogeneo e corrispondere al tipo di raccolta prevista (es. solo carta, solo plastica, solo vetro, ecc.).
  3. Pulizia del Materiale:
    • I rifiuti differenziati dovrebbero essere il più possibile puliti. Ad esempio, nel caso della plastica, è preferibile che i contenitori siano stati risciacquati per eliminare residui di cibo o liquidi.
  4. Assenza di Materiali Pericolosi:
    • Non devono essere presenti materiali pericolosi o tossici che possano compromettere la sicurezza del processo di riciclaggio o la qualità del materiale riciclato.
  5. Selezione Adeguata:
    • Devono essere rispettate le linee guida locali per la selezione e separazione dei rifiuti. Ad esempio, non ci devono essere etichette, tappi o altri componenti non riciclabili nei rifiuti raccolti.
  6. Bassa Percentuale di Rifiuti Residuali:
    • La frazione di rifiuti residui, ovvero i rifiuti non riciclabili presenti nello stock, dovrebbe essere molto bassa. Questo garantisce che la maggior parte del materiale possa effettivamente essere riciclata.

Indicatori di Qualità

Per valutare la qualità dello stock di rifiuti differenziati, vengono spesso utilizzati indicatori specifici:

  • Percentuale di impurità: misura la quantità di materiali non conformi presenti.
  • Peso specifico: può essere usato per determinare la densità del materiale e, indirettamente, la presenza di contaminanti.
  • Test di purezza: analisi chimiche o visive per determinare la presenza di contaminanti.

Gli enti e i comuni che conferiscono quindi rifiuti agli impianti di smaltimento autorizzati sono tenuti a rispettare le norme e gli indicatori descritti sopra, in ogni caso i contratti stipulati con tali centri prevedono degli articoli che dettagliano appunto tali aspetti.

Procedure di Controllo degli impianti di riciclo

L’impianto di stoccaggio e smaltimento (o riciclaggio) una volta accolto lo stock dovra effettuare controlli di qualita per il proprio rendiconto e per poter valutare i prodotti conferiti dai singoli clienti nel tempo.

Le procedure sono :

  • Ispezioni Visive: prima di accettare lo stock, può essere effettuata un’ispezione visiva per identificare evidenti contaminanti.
  • Campionamento e Analisi: prelievo di campioni rappresentativi per un’analisi più dettagliata.