DALLA CONTAMINAZIONE AL CONTROLLO DI QUALITA’
Nel mondo dei rifiuti, uno stock di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata può essere definito qualitativamente buono e non contaminato da altri materiali quando soddisfa determinati criteri di purezza e conformità. Ecco alcuni dei principali aspetti da considerare:
- Bassa Contaminazione:
- Lo stock deve contenere una percentuale molto bassa di materiali non conformi o contaminanti (es. plastica nei rifiuti organici, vetro nella carta, ecc.). La contaminazione dovrebbe essere inferiore a una soglia specifica, spesso fissata dalle autorità locali o dai centri di riciclaggio.
- Conformità al Tipo di Materiale:
- Il materiale raccolto deve essere omogeneo e corrispondere al tipo di raccolta prevista (es. solo carta, solo plastica, solo vetro, ecc.).
- Pulizia del Materiale:
- I rifiuti differenziati dovrebbero essere il più possibile puliti. Ad esempio, nel caso della plastica, è preferibile che i contenitori siano stati risciacquati per eliminare residui di cibo o liquidi.
- Assenza di Materiali Pericolosi:
- Non devono essere presenti materiali pericolosi o tossici che possano compromettere la sicurezza del processo di riciclaggio o la qualità del materiale riciclato.
- Selezione Adeguata:
- Devono essere rispettate le linee guida locali per la selezione e separazione dei rifiuti. Ad esempio, non ci devono essere etichette, tappi o altri componenti non riciclabili nei rifiuti raccolti.
- Bassa Percentuale di Rifiuti Residuali:
- La frazione di rifiuti residui, ovvero i rifiuti non riciclabili presenti nello stock, dovrebbe essere molto bassa. Questo garantisce che la maggior parte del materiale possa effettivamente essere riciclata.
Indicatori di Qualità
Per valutare la qualità dello stock di rifiuti differenziati, vengono spesso utilizzati indicatori specifici:
- Percentuale di impurità: misura la quantità di materiali non conformi presenti.
- Peso specifico: può essere usato per determinare la densità del materiale e, indirettamente, la presenza di contaminanti.
- Test di purezza: analisi chimiche o visive per determinare la presenza di contaminanti.
Gli enti e i comuni che conferiscono quindi rifiuti agli impianti di smaltimento autorizzati sono tenuti a rispettare le norme e gli indicatori descritti sopra, in ogni caso i contratti stipulati con tali centri prevedono degli articoli che dettagliano appunto tali aspetti.
Procedure di Controllo degli impianti di riciclo
L’impianto di stoccaggio e smaltimento (o riciclaggio) una volta accolto lo stock dovra effettuare controlli di qualita per il proprio rendiconto e per poter valutare i prodotti conferiti dai singoli clienti nel tempo.
Le procedure sono :
- Ispezioni Visive: prima di accettare lo stock, può essere effettuata un’ispezione visiva per identificare evidenti contaminanti.
- Campionamento e Analisi: prelievo di campioni rappresentativi per un’analisi più dettagliata.