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‘educazione al riciclo’

Il vetro è un materiale 100% riciclabile e può essere rifuso e riutilizzato potenzialmente
all’infinito senza perdere qualità. In media, il vetro può essere riciclato anche 15 volte o
più, rendendolo una delle risorse più sostenibili. In Italia, la raccolta differenziata del vetro
è ben avviata: nel 2023 sono stati raccolti oltre 2,5 milioni di tonnellate, con un tasso di
riciclo vicino al 78%, in linea con gli obiettivi europei. L’Unione Europea ha fissato il
traguardo del 75% di riciclo degli imballaggi in vetro entro il 2030, un obiettivo che molti
Paesi stanno raggiungendo o superando.

ricilo vetro e rifiuti palermo trapani

“Riciclare il vetro e’ uno dei percorsi virtuosi piu vecchi nel nostro mondo industrializzato,
ricorso nel 1980 le prime cataste di vetro a palermo e auspicavo in una veloce
implementazione di tutti i rifiuti in città”

A livello globale, l’Europa è leader nel riciclo del vetro, con Germania, Belgio e Svezia tra i
Paesi più virtuosi. Invece, in molte aree del mondo – come Africa, parte del Asia e
America Latina – il riciclo del vetro è ancora scarso per mancanza di infrastrutture,
consapevolezza e sistemi di raccolta efficaci. In questi Paesi, il vetro spesso finisce in
discarica.
Il consumo globale di vetro è in crescita, spinto da settori come alimentare, cosmetica e
farmaceutica. Promuovere la raccolta differenziata e il riciclo a livello mondiale è
fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e valorizzare una risorsa durevole e
circolare come il vetro.

Acquistare in vetro anziche in altri materiali non riciclabili puo’ aiutare paradossalmente il pianeta, dando per scontato che si effettui una adeguata e continuativa raccolta differenziata .

Principali leggi e normative a favore del miglioramento del packaging

  1. Direttiva UE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (Direttiva 94/62/CE): Questa normativa europea è stata introdotta per armonizzare le misure nazionali riguardanti la gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio. Gli Stati membri sono tenuti a garantire che gli imballaggi siano progettati per minimizzare il loro impatto ambientale e siano riutilizzabili o riciclabili.
    • Obiettivi di riciclaggio: La direttiva fissa obiettivi ambiziosi di riciclaggio per diversi materiali da imballaggio, spingendo le imprese a utilizzare materiali più facilmente riciclabili come carta, cartone, vetro e plastica riciclata.
  2. Normativa sull’economia circolare (Pacchetto UE Economia Circolare): Introduce una serie di iniziative legislative che promuovono la transizione verso un’economia circolare, con particolare attenzione alla progettazione di prodotti (inclusi imballaggi) che possano essere riutilizzati, riparati e riciclati.
    • Tassazione della plastica monouso: Molti Paesi europei, in linea con le direttive dell’UE, stanno introducendo tasse o divieti sull’uso della plastica monouso per spingere le aziende a trovare alternative più ecologiche.
  3. Regolamento SUP (Single Use Plastic, Direttiva 2019/904/UE): Questa direttiva mira a ridurre l’impatto ambientale di determinati prodotti in plastica monouso. Prevede il divieto di alcuni tipi di plastica e stabilisce obiettivi per la raccolta e il riciclaggio delle bottiglie di plastica.
  4. Normativa italiana sul packaging: In Italia, il Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006) impone alle aziende di rispettare norme sulla gestione dei rifiuti e sul riciclaggio dei materiali. Esiste anche il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI), che ha il compito di gestire la raccolta e il riciclo degli imballaggi e richiede alle imprese di contribuire economicamente in base alla tipologia di materiale utilizzato.
  5. EPR (Extended Producer Responsibility): Molti Paesi applicano il principio della “responsabilità estesa del produttore”, che obbliga le aziende a farsi carico dei costi di gestione dei rifiuti derivanti dai loro prodotti, inclusi quelli di imballaggio. In tal senso, l’utilizzo di packaging più facilmente riciclabili riduce gli oneri per le imprese.

 

Le aziende che migliorano il packaging in ottica di riciclo e raccolta differenziata ottengono vantaggi competitivi, economici e d’immagine, oltre ad essere conformi alle normative sempre più stringenti in tema ambientale. Le leggi a livello nazionale e internazionale incentivano le imprese a progettare packaging sostenibili e riciclabili, per minimizzare l’impatto ambientale e contribuire alla realizzazione di un’economia circolare.

L’estate è un periodo dell’anno in cui aumenta il consumo di prodotti monouso e di conseguenza anche la produzione di rifiuti. Questo incremento è spesso legato alle attività all’aperto, come picnic e soste in spiaggia.

Una corretta gestione dei rifiuti estivi è fondamentale per preservare l’ambiente. In questo articolo esploreremo i rifiuti estivi più comuni e forniremo consigli su come smaltirli nel modo corretto.

Rifiuti in Plastica

  1. Bottiglie d’acqua e di bibite: Le bottiglie di plastica sono tra i rifiuti estivi più frequenti. È importante riciclarle correttamente, conferendole negli appositi contenitori per la plastica. Una soluzione ecologica è l’utilizzo di bottiglie riutilizzabili.
  2. Sacchetti di plastica: Molti sacchetti di plastica finiscono nei mari e negli oceani, causando gravi danni alla fauna marina. Utilizzare borse riutilizzabili è una scelta più sostenibile. Se si utilizzano sacchetti di plastica, è essenziale smaltirli nei contenitori dedicati.
  3. Posate e piatti monouso: Anche questi rifiuti sono molto comuni in estate. Optare per alternative biodegradabili o riutilizzabili è un passo avanti per ridurre l’impatto ambientale. Se si utilizzano quelli di plastica, devono essere conferiti nella raccolta differenziata.

Rifiuti Organici

  1. Avanzi di cibo: Durante le feste e i picnic estivi, gli avanzi di cibo possono essere numerosi. Questi rifiuti devono essere smaltiti nei contenitori per l’organico, dove verranno trasformati in compost. Evitare lo spreco alimentare è un altro modo per ridurre i rifiuti organici.
  2. Frutta e verdura: Bucce e scarti di frutta e verdura possono essere compostati. In alternativa, si possono utilizzare per creare fertilizzanti naturali per il giardino.

Rifiuti di Carta e Cartone

  1. Tovaglioli e piatti di carta: Questi materiali, se puliti, possono essere riciclati insieme alla carta. Tuttavia, se sono sporchi di cibo, devono essere conferiti nei rifiuti organici.
  2. Imballaggi di cartone: Gli imballaggi di cartone, come le scatole delle pizze, devono essere appiattiti e conferiti nella raccolta della carta. Anche in questo caso, se sono sporchi di cibo, vanno nell’organico.

Rifiuti di Vetro

  1. Bottiglie di vetro: Le bottiglie di vetro di bevande estive devono essere conferite nei contenitori per il vetro. È importante sciacquarle prima del riciclo per evitare contaminazioni.

Rifiuti Elettronici

  1. Dispositivi elettronici: Batterie portatili e dispositivi elettronici usati in vacanza devono essere smaltiti nei punti di raccolta dedicati ai rifiuti elettronici, per evitare danni ambientali dovuti ai componenti tossici.

Altri Consigli per una Corretta Gestione dei Rifiuti Estivi

  • Educazione e sensibilizzazione: Informare amici e familiari sull’importanza della corretta gestione dei rifiuti.
  • Pulizia dei luoghi pubblici: Partecipare o organizzare giornate di pulizia in spiaggia o nei parchi.
  • Riduzione al consumo: Optare per prodotti con meno imballaggi e preferire l’acquisto di beni sfusi.

Il cittadino deve fare la sua parte sara’ poi cura delle amministrazioni locali conferire in adeguati impianti di riciclaggio e smaltimento adeguato.

I comuni che hanno nel proprio territorio spiagge e aree picnic, aree barbecue sono tenuti ad attrezzare tali aree con i contenitori adeguati alla raccolta differenziata.

Questi devono essere svuotati periodicamente e conferiti presso impianti di smaltimento.

Ricordiamo che per i comuni i rifiuti provenienti dalla differenziata sono una fonte di introito. Gli impianti di smaltimento remunerano gli enti che conferiscono i rifiuti, a patto che questi siano di qualita’.

Per rifiuti di qualita’ o di bassa contaminazione, si intendono quei rifiuti che non sono sporchi di corpi estranei  a quelli autorizzati.

Un rifiuto quindi di platica non deve contenere oggetti di altro genere , e cosi per le altre macrocategorie come carta, alluminio e legno.

 

 

Negli ultimi decenni, la consapevolezza sull’importanza di preservare il nostro pianeta si è diffusa sempre di più. Un elemento chiave per garantire un futuro sostenibile è l’educazione al riciclo, e le scuole svolgono un ruolo fondamentale in questo processo di apprendimento. Questo articolo esplorerà l’importanza di educare al riciclo nelle scuole, analizzando come questa pratica non solo preserva l’ambiente, ma insegna anche importanti lezioni di responsabilità e cittadinanza.

1. Riduzione degli Impatti Ambientali

E’ importante educare al riciclo inizia nelle aule, insegnando ai giovani studenti l’importanza di ridurre gli sprechi e riutilizzare le risorse. Questo non solo aiuta a preservare le risorse naturali, ma riduce anche l’inquinamento causato dai rifiuti non smaltiti correttamente. I bambini imparano a differenziare i rifiuti, contribuendo così a ridurre l’accumulo di rifiuti in discariche, inceneritori e negli oceani.

2. Crescita della Consapevolezza

Educare al riciclo crea una consapevolezza critica sugli impatti ambientali delle nostre azioni quotidiane. I bambini che imparano a riciclare nelle scuole diventano adulti consapevoli, portando con sé queste abitudini ambientali responsabili nella loro vita quotidiana. Questa consapevolezza si diffonde anche nelle comunità, creando un effetto a catena positivo.

3. Sviluppo di Competenze Sociali

Il riciclo nelle scuole può essere organizzato come attività di gruppo, insegnando agli studenti l’importanza del lavoro di squadra e della cooperazione. Inoltre, coinvolgere gli studenti in progetti di riciclo può aiutarli a sviluppare competenze di leadership, comunicazione e problem-solving, competenze fondamentali per il loro futuro.

4. Promozione della Sostenibilità Economica

L’educazione al riciclo non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia. Insegnando ai giovani come il riciclo può ridurre i costi di produzione e promuovere l’uso efficiente delle risorse, si crea una futura generazione di imprenditori e consumatori consapevoli, contribuendo così alla sostenibilità economica.

5. Responsabilità Individuale e Cittadinanza Attiva

Insegnare ai bambini a riciclare promuove un senso di responsabilità individuale verso la citta’. Quando crescono con questa consapevolezza, diventano cittadini attivi e responsabili che si preoccupano dell’ambiente e delle generazioni future. Questo senso di responsabilità collettiva è essenziale per affrontare le sfide ambientali globali.

Dalle scuole ogni allievo puo’ portare a casa diverse informazioni e con queste

Aumentare la sensibilita’ della famiglia.

esempio di calendario differenziata per privati a palermo area 2