In diversi quartieri della citta’ la raccolta differenziata nel 2024 si e’ registrata molto lenta , un articolo del Giornale di sicilia del 24 ottobre mette in evidenza e approfondisce l’argomento :
“La vicenda del Cep – dove la raccolta differenziata di prossimità (quella che prevede gli ecopunti con le campane per carta, vetro, plastica e organico, ndr) dopo 7 anni si è rivelata un fallimento e si sta ritornando (dicono provvisoriamente) ai cari e vecchi cassonetti – sotto questo profilo è emblematica. Così come la lentezza con cui il servizio del porta a porta si va estendendo a tutta la città rischia questa volta di combinare guai molto seri. Precisamente, sono a repentaglio i finanziamenti di quasi 39 milioni di euro a valere sull’asse 6 del Pon Metro che hanno un timing di rendicontazione in scadenza e perlopiù riguarda l’acquisto di mezzi a supporto della differenziata. “
Conosciamo tutti i vantaggi della raccolta differenziata :
la sensibilizzazione della comunità sull’importanza della corretta gestione dei rifiuti. Attraverso campagne informative e educative, si può promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza del riciclo e della riduzione dei rifiuti, incoraggiando comportamenti sostenibili e responsabili.
Infine, la raccolta differenziata può portare a una gestione più efficiente dei rifiuti all’interno del quartiere, contribuendo a migliorare la pulizia e l’ordine delle strade e degli spazi pubblici. In questo modo, si favorisce la creazione di un ambiente più salubre e sicuro per tutti i residenti, migliorando anche l’aspetto estetico del quartiere.
Nella classifica delle città italiane con il peggior tasso di raccolta differenziata, le prime dieci posizioni vedono un triste primato da parte di alcune città che faticano a promuovere pratiche sostenibili e a sensibilizzare la popolazione sull’importanza del riciclo.
Al primo posto di questa sfortunata classifica troviamo Napoli, con un tasso di raccolta differenziata inferiore al 20%. La città partenopea è seguita da Palermo e Catania, entrambe con un tasso intorno al 25%. Al quarto posto troviamo Taranto, con una percentuale di raccolta differenziata pari al 27%, seguita da Messina e Reggio Calabria.
Al settimo posto troviamo Matera, con un tasso di differenziata del 30%, seguita da Cagliari e Foggia, entrambe intorno al 35%. Chiude la top 10 la città di Bari, con una percentuale di raccolta differenziata pari al 38%.
Queste città, purtroppo, non riescono a implementare efficacemente politiche di riciclo e di gestione dei rifiuti, creando così un impatto ambientale negativo e compromettendo la sostenibilità del territorio. La mancanza di infrastrutture adeguate e di campagne di sensibilizzazione efficaci sembra essere la causa principale di questo problema diffuso.